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Oglaroon

In un angolo del Braccio Orientale della Galassia si trova il grande pianeta Oglaroon, la cui popolazione "intelligente" vive tutta quanta su un unico noce abbastanza piccolo e affollato. Su tale albero gli Oglarooniani nascono, crescono, fanno l'amore; scrivono, intagliando la corteccia, articoli filosofici riguardanti il significato della vita, l'inutilità della morte e l'importanza del controllo delle nascite, combattono alcune guerre di minima entità, e infine muoiono legati alla parte di sotto dei rami più esterni e inaccessibili. Gli unici Oglarooniani che lasciano il loro albero sono quelli che vengono sbattuti fuori per aver commesso il crimine nefando di chiedersi se qualche altro albero possa ospitare la vita o se gli altri alberi siano comunque qualcosa di diverso da semplici allucinazioni prodotte dall'avere mangiato troppe Oglanoci.
Benché un simile comportamento possa sembrare strano, non c'è forma di vita nella Galassia che non si sia resa colpevole in qualche modo dello stesso errore, ed è proprio per questo motivo che il Vortice di Prospettiva Totale suscita un orrore indicibile.